Da bambina, per ingannare il tempo, osservavo le persone e immaginavo storie, assegnando loro il ruolo dei protagonisti. Dettagli, sguardi, brandelli di conversazioni diventavano le tessere di un mosaico assemblato con la fantasia.
Sono trascorsi molti anni, ma io quel gioco non ho mai smesso di farlo.
Questo effimero esercizio di creatività durava il tempo di un viaggio in autobus oppure di un caffè preso al bar, lasciando solo vaghe tracce del suo passaggio sui fogli dell’agenda o sulle note del telefono.
Parole, frasi spezzate, incipit e finali gettati come semi in campo mai irrigato e per questo destinati a non fiorire mai.
A settembre del 2023, mi sono seduta davanti al computer e ho iniziato a scrivere davvero. Da allora lo faccio praticamente ogni giorno, mi sveglio mezz’ora prima e coltivo parole, frasi, incipit e finali. Non so se da questo nasceranno sterpaglie oppure fiori ma io, nel dubbio, continuo perché sono curiosa di scoprirlo.
La risposta alla domanda «Perché scrivo?» è quindi molto semplice.
Scrivo perché sono curiosa di sapere come vanno a finire tutte le storie che ho nella testa.
"La farfalla dei ghiacciai", Collana Le Vespe N.82, Golem Edizioni, Noventa Padovana (PD), 2025
Un dipinto venduto da un misterioso intermediario trascina il gruppo dei Dumb Witness, quattro cinquantenni appassionati di gialli, sulle orme della ricca ed eccentrica ereditiera Matilde Ongran. Al loro arrivo, però, l'appartamento della donna e vuoto e sembra che lei stessa prima di svanire nel nulla abbia voluto lasciare degli indizi per essere trovata. La scomparsa spinge gli improvvisati detective a esplorare i negozi di antiquariato più esclusivi di Torino e le loro ricerche li conducono fino alle silenziose montagne della Val di Susa, in un piccolo borgo dove credono che Matilde sia tenuta prigioniera. Enigmi da decifrare e sorprendenti incontri accompagneranno Veronica e i suoi amici in un percorso dove la verità sembra sempre sfuggire, fino all'ultima inaspettata scoperta.